Allergia al Nichel, attenzione a cosa finisce in tavola

Allergia al Nichel, attenzione a cosa finisce in tavola

  • Allergia al Nichel Photo by Brittany Colette on Unsplash

Sono tante le persone che si ritrovano a fare i conti con l’allergia al Nichel. In molti il problema è evidente in quanto si manifesta a seguito di una reazione cutanea scaturita dal contatto diretto con oggetti, come ad esempio bigiotteria, orologi, occhiali etc. realizzati con questo metallo.

Lo sfogo cutaneo (dermatite allergica da contatto), generalmente pruriginoso, è molto evidente soprattutto durante la stagione estiva e in caso di eccessiva umidità. Questo accade perchè, a seguito della sudorazione, il Nichel viene liberato più facilmente dagli oggetti che lo contengono causando irritazioni e arrossamenti della pelle. 

Questa classica sensibilizzazione da contatto può coesistere insieme ad una sindrome sistemica scatenata dall’ingestione del Nichel presente nei cibi.

Allergia al Nichel, come riconoscerla

Molto spesso il malessere è subdolo, perché oltre alle classiche manifestazioni cutanee (orticaria, prurito) può manifestarsi con sintomi aspecifici localizzati in vari apparati. Tali manifestazioni sono frequentemente gastrointestinali come dolore addominale, diarrea o costipazione, flatulenza, meteorismo, oppure extraintestinali come cefalea, astenia, aftosi ricorrente.

Non dobbiamo dimenticare che il Nichel, anche se in modeste quantità, lo ritroviamo in molti altri oggetti d’uso quotidiano, come chiavi, monete e prodotti cosmetici così come in tanti alimenti, soprattutto di origine vegetale. 

Nichel e alimentazione

Qualora, a seguito di accurate indagini (patch test), fosse stato riscontrata una reazione allergica scaturita dal contatto con questo metallo e in presenza di sintomi sistemici, sarebbe doveroso rivedere la propria dieta. In ogni caso è sempre opportuno rivolgersi ad un medico per farsi indirizzare nel percorso diagnostico/terapeutico più appropriato.

Ecco un piccolo riassunto dei cibi consentiti, quelli da limitare e quelli che, invece, sarebbe opportuno evitare almeno per un determinato periodo di tempo. L’adozione di una dieta a basso contenuto in Nichel ha anche lo scopo di verificare il sopraggiugere di significativi miglioramenti nella sintomatologia. 

Da non dimenticare che anche gli utensili da cucina possono incidere, ergo sarebbe opportuno prediligere l’uso di pentole smaltate, in teflon o alluminio. 

Problemi di allergia al Nichel? Ecco cosa mangiare e cosa evitare

Alimenti permessi: pollame e qualsiasi tipo di carne, pesce, uova, latte, yogurt, burro, margarina, formaggi.

Alimenti consentiti in quantità ridotte: patate, cavolfiore, cavolo, lattuga, cetriolo, carote, melanzane, peperoni, zucca, zucchine, riso raffinato, farina non di grano intero, frutta fresca (escluse le pere), marmellata, caffè, vino, birra.

Alimenti vietati: cibi in scatola, aringhe, ostriche, legumi (fagioli, piselli, lenticchie, ceci, soia) asparagi, cipolle, spinaci, pomodori crudi, funghi, mais, farina di grano intero (cibi integrali), pere, frutta secca (mandorle, noci, nocciole, arachidi), tea, cacao e cioccolato.

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